di Antonio Dalla Stella
Dal punto di vista altimetrico Calvene è un paese un po’ speciale; si passa infatti dai 156 sul livello del mare, nel punto di confluenza del torrente Chiavona con l’Astico, ai 1.518 metri di Cima Fonte, punto più alto della parte sud dell’Altopiano di Asiago che dà sulla pianura.
Più di 1.300 metri di dislivello che caratterizzano aspetti ambientali diversi e interessanti.
Della parte bassa del paese, attraversata dai due corsi d’acqua Astico e Chiavona, ne parleremo in uno dei prossimi articoli dedicati a questa rubrica “Ambiente e percorsi natura”; qui parleremo della Montagna, la “Montagna di Calvene”.
Dai 607 metri s.l.m. di Località Monte, seguendo l’itinerario che arriva all’Ex Malga Cima Fonte, si incontrano luoghi di particolare interesse e bellezza sia dal punto di vista storico, panoramico, naturalistico.
- Località Monte di Calvene: una comunità ben radicata, forte e operosa, come sa essere la gente di montagna.

Nella contrada, tra le caratteristiche e strette vie, una targa ricorda la casa di Marcellina Brazzale, staffetta Partigiana della Brigata Mazzini; un Capitello votivo dedicato a San Rocco e, salendo un breve sentiero, la bella chiesa di San Bellino, del 1754.

Dalla contrada Monte a Costa della Mare (700 m.s.l.m.) l’ambiente, prima aspro e chiuso, si apre ora in ampi pendii, prati ben lavorati che in modo armonioso si affacciano sulla pianura.


In località Vanzo, a quota 1.004, un Capitello votivo dedicato a “Cacciatori e Volontariato” costruito anni fa dall’Associazione Cacciatori a ricordo di cari Amici.


A quota 1.068 metri, in località Cavalletto, in un’area ben conservata dai Gruppi Alpini e Protezione Civile è posta la statua della Madonna del Cavalletto.
Continuando a salire, quando la strada si apre nella vallata di Pian del Pozzo, all’altezza della “Malga Busa Fonte”, ai 1.160 metri, un luogo dedicato al ricordo dei caduti della prima guerra mondiale: il Cimitero Inglese del Cavalletto.


L’ambiente circostante “Malga Busa Fonte” si apre in ampi spazi a pascolo dediti all’alpeggio.


A quota 1.486 Cima del Porco luogo dell’Ex Malga di Cima Fonte: un ambiente di una bellezza unica.

Una bellezza che ho avuto il piacere di condividere più volte quando, camminando tra i pendii di Cima del Porco, ho incontrato persone che provenienti da Monte Corno avevano scelto di esplorare questa zona alla ricerca di luoghi citati nei libri, in riferimento alla prima guerra mondiale e alla posizione particolarmente panoramica del luogo.
Quì, a Cima del Porco, luogo simbolo della Montagna di Calvene, c’era una volta un pannello informativo che descriveva i luoghi di maggiore interesse che si incontravano percorrendo il “sentiero storico naturalistico”, sotto riportato; un Progetto finanziato con Fondi della Comunità Europea. Il “sentiero storico-naturalistico” completava il “sentiero dell’acquedotto” creando così un percorso ad anello molto interessante.


Particolare della Mappa con indicato il sentiero storico-naturalistico e i punti di interesse.


Questo pannello informativo installato, nel posto più importante della Montagna di Calvene, dall’Amministrazione Finozzi e stato poi tolto dall’Amministrazione Pasin senza spiegarne le motivazioni; ma su questo argomento ritorneremo con il prossimo articolo che parlerà in modo dettagliato di questa area, della sua bellezza, dei soggiorni a Malga Cima Fonte che hanno contribuito alla Formazione di intere generazioni.

Nel punto informativo, tolto, era riportata anche questa foto che ricorda l’importanza attribuita al luogo durante il conflitto: punto strategico di Osservazione.

Altra foto d’epoca, riportata in un altro punto informativo ritrae una contraerea Italiana a Cima del Porco.

Oggi la natura è ritornata in possesso di questi luoghi; non più solo roccia ma verdi prati e fieri abeti che slanciati verso il cielo circondano la Cima. Quassù, fortunatamente, non è arrivata la furia della Tempesta Vaia e il luogo ha conservato la sua bellezza.
Di certo Cima del Porco con i suoi 1.486 metri, sia pur circondata da alti abeti rimane un Punto di Osservazione straordinario per chi desidera “Vivere la Montagna” nella sua pienezza.
Camminando da est verso ovest, nella parte alta di Cima del Porco, è possibile spaziare: a sud sulla pianura veneta, ad est sul Grappa e le Pale di San Martino, a nord sulla piramide di Cima d’Asta, ad ovest sul Gruppo del Brenta e infine il gruppo dell’Adamello con il suo imponente ghiacciaio: un VERO SPETTACOLO PER GLI APPASSIONATI DELLA MONTAGNA.



Altre EMOZIONI straordinarie regalate dalla natura passeggiando tra prati e boschi.








RISPETTO è la parola chiave di chi va in Montagna, RISPETTO per l’AMBIENTE, la FAUNA, la FLORA e la NATURA saprà sempre restituire le sue BELLEZZE.
Un’ultima osservazione, purtroppo dolente, riguarda la presenza dei cinghiali; non solo nelle zone a pascolo o a fondovalle, ma anche quassù si incontrano zone evidenti di terreno mosso in profondità, segno del loro passaggio.
L’aumento, sempre più consistente, di questi animali stà alterando gli equilibri della montagna; è urgente attivare una soluzione a livello regionale.

Prossime pubblicazioni che troverete nel nostro sito www.viverecalvene.it
- Resoconto del Consiglio comunale di Luglio
- Un interessante articolo su Giovani (e non solo) con suggerimenti su Formazione e Ricerca Lavoro
- Ambiente e corsi d’acqua
- Terzo approfondimento sui Cambiamenti Climatici