Era il 26 febbraio 2022 quando pubblicammo, in questo sito, nella rubrica Sguardo nel Mondo, l’articolo Salviamo il mondo dalla follia della guerra cercando di capire le ragioni del nascente conflitto Russo-Ucraino.

Ora, a più di sette mesi da quel giorno, l’andamento della guerra in Ucraina è diventato talmente grave, devastante e minaccioso, da suscitare grande preoccupazione.

Una guerra che ha già fatto migliaia di morti tra i civili, decine di migliaia tra i militari e innescato una crisi energetica mondiale con gravi conseguenze, anche sotto l’aspetto alimentare, soprattutto in alcune delle nazioni più povere del pianeta.

L’Unione Europea ora, più che mai, deve operare con una sola voce, diventando un affidabile intermediatore e non delegando solo agli Stati Uniti d’America e alla NATO decisioni che riguardano in primo luogo l’Europa.

A seguire alcuni passi dell’accorato appello di Papa Francesco di domenica 2 ottobre.

“Deploro vivamente la grave situazione creatasi negli ultimi giorni, con ulteriori azioni contrarie ai principi del diritto internazionale. Essa, infatti, aumenta il rischio di un’escalation nucleare, fino a far temere conseguenze incontrollabili e catastrofiche a livello mondiale”.

“Tacciano le armi e si cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste e stabili. E tali saranno se fondate sul rispetto del sacrosanto valore della vita umana, nonché della sovranità e dell’integrità territoriale di ogni Paese, come pure dei diritti delle minoranze e delle legittime preoccupazioni”.

“Il mio appello si rivolge innanzitutto al Presidente della Federazione Russa, supplicandolo di fermare, anche per amore del suo popolo, questa spirale di violenza e di morte. D’altra parte, addolorato per l’immane sofferenza della popolazione ucraina a seguito dell’aggressione subita, dirigo un altrettanto fiducioso appello al Presidente dell’Ucraina ad essere aperto a serie proposte di pace. A tutti i protagonisti della vita internazionale e ai responsabili politici delle Nazioni chiedo con insistenza di fare tutto quello che è nelle loro possibilità per porre fine alla guerra in corso, senza lasciarsi coinvolgere in pericolose escalation, e per promuovere e sostenere iniziative di dialogo”.

“Per favore, facciamo respirare alle giovani generazioni l’aria sana della pace, non quella inquinata della guerra, che è una pazzia!”

Ognuno di noi può dare il proprio sostegno partecipando alle Manifestazioni indette a favore della Pace.