Di Sofia Cappozzo

Il 27 gennaio si celebra la “Giornata della Memoria” dedicata alla commemorazione delle vittime dell’Olocausto e di coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere gli ebrei dalle persecuzioni naziste.
Non solo ebrei “passarono per il camino e adesso sono nel vento”[1] anche zingari, testimoni di Geova, oppositori politici, omosessuali, scrittori ed artisti considerati sovversivi, menomati fisici e mentali, polacchi e altri popoli slavi subirono le crudeltà del Regime.
Questa data venne scelta perché, proprio quel giorno, del 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa entrarono nel campo di sterminio di Auschwitz e videro per la prima volta l’orrore dei seguaci di Hitler.
Nella Giornata della Memoria abbiamo deciso quindi di proporre alcune frasi, tratte dai libri più significativi, per risvegliare le coscienze e non dimenticare perché “coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza”[2].

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa e andando per via,
coricandovi alzandovi;
ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
– Primo Levi – poesia Shemà


Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata.
Mai dimenticherò quel fumo.
Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto.
Mai dimenticherò quelle fiamme che consumarono per sempre la mia Fede.
Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l’eternità il desiderio di vivere.
Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto.
Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai. 
– Elie Wiesel


Nascere per caso
nascere donna
nascere povera
nascere ebrea
è troppo
in una sola vita.

– Edith Bruck


“Tanto grande è il rischio di dimenticare, che occorrerebbe un anniversario di Auschwitz al giorno
– Elisa Springer


Le guerre negano la memoria dissuadendoci dall’indagare sulle loro radici, finché non si è spenta la voce di chi può raccontarle. Allora ritornano, con un altro nome e un altro volto, a distruggere quel poco che avevano risparmiato” 
– Carlos Ruiz Zafón


“La strage è avvenuta localmente in Germania e non in Italia, e questo ha concesso alla maggior parte degli italiani di trovarsi un alibi facile, cioè “queste cose le hanno fatte loro, non le abbiamo fatte noi”. Ma le abbiamo cominciate noi. Il nazismo in Germania è stata una metastasi di un tumore che era in Italia. È un tumore che ha condotto vicino alla morte la Germania e l’Europa, vicino al disastro completo.”
– Primo Levi


“Questi ricordi non sono semplici indumenti, qualcosa di cui ci si può spogliare e mettere nell’armadio. Sono incisi nella nostra pelle. Non possiamo liberarcene” 
– Trudi Birger


L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo.”
– Liliana Segre


“Sappilo, Dio: farò del mio meglio. Non mi sottrarrò a questa vita. Continuerò ad agire e a tentare di sviluppare tutti i doni che ho, se li ho. Non saboterò nulla. Di tanto in tanto, però, dammi un segno. E fa’ in modo che esca da me un po’ di musica, fa’ in modo che trovi una forma ciò che è in me, che lo desidera così tanto.
Etty Hillesum


Quanto sarebbero buoni gli uomini, se ogni sera prima di addormentarsi rievocassero gli avvenimenti della giornata e riflettessero a ciò che v’è stato di buono e di cattivo nella loro condotta.”
– Anna Frank


Perché la memoria del male non riesce a cambiare l’umanità? A che serve la memoria?
– Primo Levi

Con la speranza e l’augurio che leggendo queste testimonianze possiamo diventare tutti Ambasciatori di un ideale di libertà che riesca a fermare il male affinché la Memoria della Shoah non finisca per diventare solo un capitolo nei libri di storia.


… per non dimenticare…

Auschwitz


[1] Francesco Guccini “canzone del bambino nel vento”

[2] Liliana Segre – superstite dell’Olocausto

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