Sito Ufficiale del Gruppo Consiliare "Vivere Calvene" (Giugno 2019 - Maggio 2024)

Mese: Febbraio 2023

16 febbraio – m’illumino di meno

M’illumino di Meno è la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili che Rai Radio2 con il programma Caterpillar organizza annualmente dal 16 febbraio 2005* per diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse.

Partecipiamo a questa iniziativa oggi e non solo oggi, facciamo in modo che diventi uno stile di vita.

La crisi climatica, giorno dopo giorno, ci manda dei segnali; stà a noi farli propri e imboccare la strada del cambiamento rivedendo parte dei nostri comportamenti.

Alcuni consigli utili per risparmiare energia:

  • spegnere le luci quando non servono
  • non lasciare le spie accese degli apparecchi elettronici
  • sbrinare frequentemente il frigorifero e se possibile tenerlo distanziato dal muro in modo che possa circolare l’aria
  • moderare il riscaldamento dei locali
  • preferire elettrodomestici a basso consumo
  • installare lampade a basso consumo
  • usare l’auto solo quando è indispensabile, preferire il cammino

Più ci illudiamo di poter gestire l’emergenza climatica senza trattarla come una vera crisi, più tempo perderemo: serve un cambio di cultura.

Trovare la giusta formula non sarà facile, ma è indispensabile.

* data dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto, l’accordo internazionale per contrastare il cambiamento climatico.

Giorno del Ricordo

Il Presidente Mattarella, in occasione del Giorno del Ricordo:

Nel Giorno del Ricordo, che la Repubblica ha voluto istituire, desidero anzitutto rinnovare ai familiari delle vittime, ai sopravvissuti, agli esuli e ai loro discendenti il senso forte della solidarietà e della fraternità di tutti gli italiani.

Le sofferenze, i lutti, lo sradicamento, l’esodo a cui furono costrette decine di migliaia di famiglie nelle aree del confine orientale, dell’Istria, di Fiume, delle coste dalmate sono iscritti con segno indelebile nella storia della tragedia della Seconda Guerra Mondiale e delle sue conseguenze.

Tanto sangue innocente bagnò quelle terre. L’orrore delle foibe colpisce le nostre coscienze. Il dolore, che provocò e accompagnò l’esodo delle comunità italiane giuliano-dalmate e istriane, tardò ad essere fatto proprio dalla coscienza della Repubblica. Prezioso è stato il contributo delle Associazioni degli esuli per riportare alla luce vicende storiche oscurate o dimenticate, e contribuire così a quella ricostruzione della memoria che resta condizione per affermare pienamente i valori di libertà, democrazia, pace.

 Nessuno deve avere paura della verità. La verità rende liberi. Le dittature – tutte le dittature – falsano la storia, manipolando la memoria, nel tentativo di imporre la verità di Stato. La nostra Repubblica trova nella verità e nella libertà i suoi fondamenti e non ha avuto timore di scavare anche nella storia italiana per riconoscere omissioni, errori o colpe.

Ribadendo la condanna per inammissibili tentativi di negazionismo e di giustificazionismo, continua il Presidente della Repubblica, segnalo che il rischio più grave di fronte alle tragedie dell’umanità non è il confronto di idee, anche tra quelle estreme, ma l’indifferenza che genera rimozione e oblio.

Il passato non si cancella. Ma è doveroso assicurare ai giovani di queste terre il diritto a un avvenire comune di pace e di prosperità.

La ferma determinazione di Slovenia, Croazia e Italia di realizzare una collaborazione sempre più intensa nelle zone di confine costituisce un esempio di come la consapevolezza della ricchezza della diversità delle nostre culture e identità sia determinante per superare per sempre le pagine più tragiche del passato e aprire la strada a un futuro condiviso.

Lo testimoniano Gorizia e Nova Gorica designate insieme unica capitale europea della cultura del 2025″.

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Prevenzione dello spreco alimentare

di Cinzia Sartori

La Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, che si celebra il  5 febbraio, promossa dalla campagna Spreco Zero con il patrocinio dei Ministeri dell’Ambiente, della Salute e degli Affari Esteri, compie quest’anno dieci anni. Nata per volere del  Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari dell’Università di Bologna è una campagna di sensibilizzazione permanente sullo spreco alimentare in Italia.

La giornata internazionale si celebra infatti il 29 settembre sotto l’egida dell’ONU.

Secondo il report compiuto da Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability (Osservatorio nazionale sugli sprechi) e pubblicato in occasione della giornata celebrativa, gli italiani nel 2022 hanno gettato 75 grammi di cibo al giorno, 524 grammi settimanali, 27,253 kg all’anno che valgono 6,28 miliardi di euro nel consumo domestico e 9 miliardi di euro lo spreco di filiera. E’ aumentato l’acquisto di prodotti a KM 0 ed è diminuito il consumo dei pasti fuori casa (a causa dell’effetto pandemia).

Il trend  è comunque positivo visto che gli italiani hanno sprecato un  12 % in meno rispetto all’anno precedente.

L’Agenda ONU 2030 ha prefissato degli Obiettivi di sostenibilità: il 12esimo obiettivo si propone di dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto.

La giornata nazionale è dunque l’occasione per sensibilizzare la società, le istituzioni, i cittadini e fare propri gli obiettivi dell’Agenda nell’agire quotidiano.

La Francia, nostra vicina, nel 2019 ha approvato una legge contro lo spreco dei prodotti alimentari invenduti e a partire dal primo gennaio 2022 le imprese francesi hanno il divieto di distruggere i residui  alimentari e devono riciclarli o donarli.

La Spagna è diventata il terzo paese europeo a legiferare sullo spreco alimentare al fine di ridurre in modo drastico (del 20%) il cibo che finisce nella spazzatura. È stata approvata una legge entrata in vigore il primo gennaio del 2023. La legge prevede  che il cibo in buone condizioni possa essere donato a banchi alimentari oppure trasformato in prodotti come  succhi e marmellate; in secondo luogo venga utilizzato per il consumo animale e in terzo luogo per fare compost o biocombustibili.

Nei bar e ristoranti i clienti hanno la possibilità di portarsi a casa quello che non hanno consumato senza costi aggiuntivi.

Il Piano Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti Italiano, adottato dal Ministero dell’Ambiente con decreto direttoriale del 7 ottobre 2013, ha affrontato per la prima volta in modo organico il problema degli sprechi alimentari in Italia, in linea con quanto indicato dalla Commissione Europea per un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse.

L’Italia può considerarsi pioniera in questo ambito grazie alla legge Gadda (legge n.166 del 19 agosto 2016 testo completo sulla Gazzetta Ufficiale ) che persegue  la finalita’ di ridurre  gli  sprechi per ciascuna delle fasi di produzione, trasformazione,  distribuzione e somministrazione di prodotti alimentari, farmaceutici  e  di  altri prodotti, nonché contribuire ad attività di ricerca, informazione e sensibilizzazione dei consumatori e delle istituzioni con particolare riferimento alle giovani generazioni.

Ciascuno di noi può attuare delle buone pratiche per ridurre lo spreco attraverso

  • una corretta conservazione degli alimenti in frigorifero, in congelatore, in dispensa (leggendo le etichette).
  • un acquisto pianificato controllando la dispensa e il frigorifero per evitare di acquistare più del necessario.
  • leggere con attenzione le etichette per saper distinguere tra “da consumare entro” e “da consumare preferibilmente entro”. Il termine minimo di conservazione indica una stima del produttore sul periodo di migliore qualità del prodotto. Ciò significa che superata tale data il cibo potrebbe iniziare a perdere alcune proprietà organolettiche come gusto e aroma ma non costituisce un rischio il suo consumo.
  • utilizzare ricette che permettano, con un po’ di creatività, di utilizzare gli avanzi.
  • utilizzare il congelatore per conservare porzioni di cibo  già preparate.

Oltre ai banchi alimentari negli ultimi anni sono nate alcune startup che combattono lo spreco con attività innovative.

Le applicazioni che hanno sviluppato permettono di acquistare, a un prezzo ridotto, cibo in perfetto stato di conservazione prima che un negozio, un hotel o un ristorante lo butti nella spazzatura perché non considerato più “fresco”. Un esempio è la app  Too Good To Go nata in Danimarca nel 2015 e arrivata in Italia nel 2019.

Consente all’esercente di vendere a fine giornata, a prezzo ridotto, il cibo invenduto.

To good to go

Lo spreco alimentare non ha solo un impatto negativo a livello economico ma anche a livello ambientale perché rappresenta il 10 % delle emissioni di CO2 .

Ridurre lo spreco è un imperativo etico

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