Sito Ufficiale del Gruppo Consiliare "Vivere Calvene" (Giugno 2019 - Maggio 2024)

Mese: Marzo 2023

22 marzo 2023 – Giornata mondiale dell’Acqua

Il 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’acqua, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992.

Una giornata per ricordare l’importanza dell’acqua, bene primario, fonte di vita e per promuovere comportamenti responsabili nell’uso di questa preziosa risorsa.

Dal comunicato 2023 dell’ ISPRA – (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale)  che analizza la disponibilità idrica nazionale degli ultimi 30 anni:

“È decisamente un trend in calo quello registrato in Italia a livello di disponibilità di risorsa idrica. Nell’ultimo trentennio climatologico 1991–2020, con un valore che ammonta a più di 440 mm, la disponibilità di acqua diminuisce del 20% rispetto al valore di riferimento storico di 550 mm.  Questa riduzione, dovuta in gran parte agli impatti dei cambiamenti climatici, è da attribuire non solo alla diminuzione delle precipitazioni, ma anche all’incremento dell’evaporazione dagli specchi d’acqua e dalla traspirazione dalla vegetazione, per effetto dell’aumento delle temperature. Sono le stime del BIGBANG, il modello idrologico realizzato dall’ISPRA che analizza la situazione idrologica dal 1951 al 2021 fornendo un quadro quantitativo e qualitativo delle acque in Italia. Le proiezioni climatiche future evidenziano, sia su scala globale che locale, possibili impatti dei cambiamenti climatici sul ciclo idrologico e sulla disponibilità di risorsa idrica, dal breve al lungo termine”.

Tutto è connesso: invertire questa tendenza è già molto difficile; quello che possiamo fare, da subito, prima che sia troppo tardi, è, sia mettere in campo ulteriori azioni atte a ridurre drasticamente le emissioni dei gas a effetto serra, sia intervenire fortemente sulla gestione della risorsa idrica. La siccità 2022, con un deficit di precipitazione e la persistenza di elevate temperature, ha di fatto ridotto la disponibilità d’acqua nelle riserve idriche ad uso agricolo, civile, industriale, evidenziando ancor più la necessità di affrontare tempestivamente le problematiche a 360 gradi.

La giornata mondiale dell’acqua è anche l’occasione per ricordare che al mondo su 8 miliardi di persone, 750 milioni non hanno accesso ad acqua salubre e 2,5 miliardi devono convivere con la costante scarsità di risorse idriche.

comportamenti responsabili nell’uso di questa preziosa risorsa:

  • installare il rompigetto nei rubinetti – con il rompigetto nei rubinetti la portata dell’acqua viene ridotta, a seconda dei modelli, dal 30% ed il 50% con conseguente risparmio d’acqua;
  • abituarsi a chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti o ci si fa la barba, si evita così di lasciare scorrere l’acqua senza utilizzarla;
  • riparare eventuali perdite da rubinetto o water; la piccola goccia che cade dal rubinetto o il lento ma costante fluire dell’acqua nel water sprecano inutilmente litri d’acqua;
  • controllare la cassetta di scarico del water, le normali cassette di scarico del water hanno una capacità di circa 12 litri, che, ad ogni scarico vengono rilasciati; se è possibile, conviene installare cassette in grado di rilasciare 6 litri d’acqua anziché 12, risparmiando così fino al 50%;
  • per una doccia sono necessari circa 20 litri d’acqua, per un bagno ne occorrono circa 150, il calcolo del risparmio è presto fatto;
  • le verdure devono essere accuratamente lavate, per farlo conviene tenerle a mollo in una vaschetta per un po’ di tempo e risciacquarle poi velocemente sotto un getto d’acqua;
  • utilizzare la lavatrice e la lavastoviglie solo a pieno carico;
  • per annaffiare si può adoperare l’acqua già utilizzata per altri scopi, ad esempio per lavare le verdure;
  • è preferibile scongelare gli alimenti all’aria o in una bacinella, anziché usare l’acqua corrente.

Tanti piccoli accorgimenti che possono ridurre il consumo d’acqua potabile e il conseguente costo della bolletta.

Osservazioni al Bilancio di previsione 2023

dal Consiglio comunale del 23 dicembre 2022

Ci avviamo a concludere un 2022 che speravamo migliore, e che, invece, la situazione ancora incerta della pandemia, la guerra in Ucraina, il forte aumento dei prezzi delle materie prime, la conseguente crisi energetica e ambientale, hanno generato un’inflazione a doppia cifra che sta mettendo in difficoltà le Famiglie e i Bilanci dei Comuni ed è motivo di preoccupazione anche per la sanità pubblica, non ancora ripresasi dalla pandemia.

Queste situazioni hanno generato, nel Bilancio del Comune del 2022, maggiori spese per luce e gas nella gestione degli Uffici, della Scuola Elementare e della pubblica illuminazione per più di 50.000 euro che sono state compensate da una maggiore entrata di 80.000 euro derivante dalla vendita di legname (conseguenza di Vaia e della tempesta del luglio successivo).

Ad oggi e probabilmente per buona parte del 2023 le difficoltà descritte permangono ed è in questa difficile situazione che dobbiamo individuare la strada da seguire nel definire le priorità del Bilancio di previsione 2023 – 2024 – 2025 e del Documento Unico di Programmazione 2023/2025.

Bilancio di Previsione 2023, dai dati forniti non risultano iscritte in entrata, né la voce di vendita legname né altra voce di entrata straordinaria; ne consegue che trattandosi del Bilancio di Previsione il pareggio viene oggi garantito contenendo le voci di spesa.

Sarà nel proseguo del 2023, se permarranno queste situazioni di prezzi di luce e gas, che la quadratura del Bilancio dovrà essere garantita dalle azioni messe in campo e non solo, anche lo Stato dovrà fare la sua parte con ristori ai Comuni, come è stato fatto durante la pandemia.

Tra le azioni che il Comune può mettere in campo ci permettiamo di suggerire:

  • un diverso modo di gestire l’illuminazione pubblica
  • l’applicazione, in tutti gli edifici del Comune, delle linee guida del “Decreto riduzione riscaldamenti”
  • interventi di efficienza energetica (ci sono 50.000 euro nel Bilancio 2023 e ce ne saranno altri 50.000 per il 2024), quali:
    • l’installazione di un impianto fotovoltaico che alimenti Comune e Scuole dove si lavora di giorno (può essere installato nel nuovo parcheggio con delle pensiline fotovoltaiche, che, oltre a produrre energia, mantengono le auto al riparo dal sole); c’è il sole e in assenza del sole si usa l’energia accumulata nelle batterie
    • un impianto fotovoltaico nelle ex scuole della Contrada Monte, sono sempre esposte al sole, l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici durante il giorno può essere accumulata nelle batterie e usata di notte e rendere così l’illuminazione della contrada Monte, (sono una ventina di lampioni) autosufficiente dal punto di vista energetico
    • lo stesso vale per l’illuminazione di tutta la strada di accesso agli impianti sportivi, dalla Provinciale alla zona spogliatoi/feste al vialetto che porta in Piazza.
    • Lo stesso vale per altre zone di illuminazione locale

La strada per la transizione energetica è una strada obbligata, ogni Comune deve farsi promotore di scelte innovative, anche Calvene.

Pannelli fotovoltaici ad alta efficienza e batterie di accumulo di nuova generazione consentono nuovi modi di gestire l’energia e i consumi.

Interventi in questa direzione riducono i costi delle bollette della luce con conseguenti benefici per il Comune e possibilità di investire i soldi risparmiati per nuove opere.

Alcune osservazioni per quanto riguarda il programma triennale delle Opere pubbliche e gli interventi ricompresi nell’elenco annuale.

Innesto di Via Roma con Provinciale: a due anni dall’approvazione del progetto definitivo/esecutivo (dicembre 2020, con allegate le nostre osservazioni) nel Consiglio comunale del 28 novembre scorso sono stati stanziati altri 29.000 euro per revisione prezzi progetto.

I termini completi della revisione prezzi non li abbiamo appresi qui in Consiglio comunale, come dovrebbe essere, ma dal Giornale di Vicenza, nell’intervista rilasciata dal Sindaco: “il costo dell’opera è aumentato di 100.000 euro e non appena il Comune reperirà nuovi fondi sarà indetta una nuova gara per un valore di 540.000 euro”.

L’incrocio è sempre più pericoloso, vale la pena fermarsi a riflettere e rivedere il progetto considerando due possibili stralci, il primo, rivolto a mettere da subito in sicurezza l’incrocio, sia per veicoli che per pedoni, introducendo i limitatori di velocità per garantire il transito nel limite dei 30 Km/h. Questa soluzione permetterebbe di capire, se vale veramente la pena spendere 540.000 euro senza riuscire a rimuovere le criticità della visibilità dell’incrocio e di conseguenza come converrebbe approcciare il secondo stralcio.

Riqualificazione Via Roma, Piazza e vie laterali: è vero che nel DUP semplificato, per gli Enti locali con meno di 5.000 abitanti è stato chiarito che “gli atti di programmazione, quale il programma triennale e l’elenco annuale dei lavori pubblici, possono essere inseriti nel DUP, senza necessità di ulteriori deliberazioni”. Ma stà scritto “possono”, questo non esclude la possibilità di un passaggio in Consiglio comunale.

Non solo sarebbe stato interessante discutere questo progetto davanti ad una tavola illustrativa proiettata in questa sala consiglio, ma soprattutto poteva essere l’occasione per ascoltare anche le osservazioni della minoranza.

Per esempio si poteva discutere di come 

  •  ridurre i costi dell’opera e di come aumentare la funzionalità del marciapiede, prevedendo magari un marciapiede a raso, tecnica molto diffusa, anziché rialzato;
  • oppure si poteva valutare la possibilità di introdurre, per una cinquantina di metri, una corsia unica, utile per rendere funzionali le operazioni di carico/scarico/sosta di negozi o uffici e nel contempo ridurre la velocità delle auto in transito per Via Roma, a volte sostenuta;
  • oppure come abbellire la Piazza con un intervento di arredo urbano.

La nostra richiesta sulla necessità di mettere in sicurezza i pedoni in via Roma risale al Dicembre 2019, tre anni fa.   Nel 2020 si potevano contrarre mutui a bassissimo interesse. Se l’Amministrazione si fosse attivata i lavori sarebbero già finiti e soprattutto l’opera avrebbe avuto costi minori.

Non aver avviato l’opera nel 2020 è stato un grave errore.

Ora è stato chiesto un mutuo ventennale di 350.000 euro a CDP che nel 2023 costerà al Comune dai 27 ai 28.000 euro, 8.000 euro in più all’anno rispetto al costo dello stesso mutuo se fosse stato contratto nel 2020. Se non interverranno altre forme di finanziamento, alla fine dei 20 anni di ammortamento il Comune avrà speso 8.000 x 20 = 160.000 euro in più.

La nostra proposta è di rivedere l’opera.

Un’ultima osservazione riguarda la Scuola Materna

Anche la Scuola Materna, come la Scuola Elementare stà attraversando un periodo di difficoltà di gestione; vista l’importanza che la Scuola Materna riveste per le Famiglie di Calvene si chiede, come è stato fatto lo scorso anno, di sostenere la stessa erogando anche nel 2023, oltre ai 19.000 euro previsti dalla Convenzione, un contributo supplementare da prelevare dal capitolo dove sono stati versati i 25.000 euro di contributo da privati.

Antonio Dalla Stella

8 marzo 2023 – Giornata Internazionale della Donna

In tutto il mondo l’8 marzo si celebra la Giornata Internazionale della Donna, una ricorrenza simbolica e importante, che ricorda le mille battaglie politiche e sociali combattute dalle donne per la conquista dei loro diritti.

Un primo pensiero va a tutte le Donne che ogni giorno, in tante parti del mondo, lottano con forza per la propria libertà, per la propria autodeterminazione.

  • Ucraina: donne che nella guerra pagano sempre il prezzo più alto, donne costrette a lasciare le loro case e il loro Paese, che hanno paura per i loro figli, che piangono morti innocenti.
  • Afghanistan: dove il regime dei talebani ha chiuso le scuole secondarie femminili e dallo scorso dicembre ha esteso il divieto per le donne di frequentare le università private e pubbliche. Preoccupante l’allarme lanciato da Medici senza Frontiere che riguarda la sanità, ossia l’ipotesi di escludere le donne dal servizio sanitario. Una decisione che va contro ogni principio di umanità ed etica medica: “Se alle donne viene impedito di lavorare nelle strutture sanitarie e se le donne possono essere curate solo da donne, sarà praticamente impossibile per loro accedere all’assistenza sanitaria”. 
  • Iran: dove lo slogandonna, vita, libertà” guida la straordinaria mobilitazione di protesta che sta attraversando tutta la società iraniana scatenata dal femminicidio della donna curda Jîna Amini da parte delle guardie del regime di Teheran il 16 settembre. La mobilitazione guidata dalle donne si è estesa a macchia d’olio dalle città alle campagne, dalle università alle fabbriche.

8 Marzo 2023 – Una seconda riflessione riguarda la condizione femminile in Italia.

Molto rimane da fare affinché donne e uomini abbiano pari dignità e pari opportunità.

La denatalità e il tasso di occupazione femminile, ancora troppo basso, sono il risultato di un modello sociale che ha reso la maternità un costo, ha inibito la carriera delle donne e ha di fatto costretto le donne a scegliere se essere madri o lavoratrici.

Servono investimenti in servizi educativi e asili nido, flessibilità nel lavoro, percorsi di formazione e specializzazione che consentano di partecipare al processo di transizione ecologica e digitale, alle nuove prospettive di vita.

Le giovani donne hanno molte risorse. Dispongono di saperi e linguaggi nuovi, di strumenti di comunicazione e di espressione di straordinaria potenza; chiedono spazio. Uno spazio che non sempre viene loro riconosciuto.

Non è più compatibile che, a parità di mansioni e di impiego, esista una differenza di retribuzione a sfavore delle donne.

Rimuovere questi ostacoli è un impegno, che la società nel suo insieme, si deve assumere.

Buon 8 marzo.

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Tragico naufragio di migranti: si temono oltre 100 morti.

Tragico naufragio di migranti a Cutro (Crotone): si temono oltre 100 morti. Non c’è ancora un numero attendibile delle persone che erano a bordo.

Secondo alcuni superstiti sarebbero stati circa 180. Per altri molti di più, almeno 250. Al momento sono state recuperate 80 persone vive e sono stati trovati 67 cadaveri lungo il litorale di Steccato di Cutro. Tra le vittime, molti bambini e molte donne.

Dalle coste turche alla Calabria. Un viaggio pericoloso, lunghissimo, sempre più praticato dai trafficanti dopo che la Grecia ha rafforzato i controlli terrestri e i respingimenti via mare, con la Turchia.

Le vittime del naufragio provenivano da Iraq, Iran, Afghanistan e Siria. Si trattava di uno dei tanti viaggi della speranza che segue la rotta turca, quella più battuta dai migranti provenienti dai Paesi dell’area. I migranti erano a bordo di un grosso barcone di legno. L’imbarcazione, però, non ha retto alla forza del mare e si è spaccata a pochi metri dalla costa….. Una tragedia immane.

Non possiamo continuare a ripetere le parole che abbiamo sprecato in eventi tragici simili a questo, che hanno reso il Mediterraneo in venti anni un grande cimitero.

Unicef: quasi 26mila morti dal 2014

“Queste morti non possono che generare vergogna”

Monsignor Gian Carlo Perego, presidente Cemi e Fondazione Migrantes, chiede con urgenza un impegno europeo per un’operazione Mare Nostrum, “che metta strettamente in collaborazione le istituzioni europee, i Paesi europei, la societa’ civile europea rappresentata dalle Ong”.

La collaborazione “con i Paesi del Nord Africa non puo’ limitarsi a interessi energetici o a sostegni per impedire i viaggi della speranza – sostiene monsignor Perego – ma deve portare a un canale umanitario permanente e controllato nel Mediterraneo verso l’Europa”.

“Le risorse – continua il presule – vanno investite nella tutela della vita, nell’accompagnamento delle persone non in muri o campi disumani. La vita e il futuro dell’Europa dipende da come si accoglie, tutela, promuove e integra le persone in cammino”.

Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella ha richiamato la comunità internazionale ad un grande impegno per rimuovere le cause alla base dei flussi di migranti; guerre, persecuzioni, terrorismo, povertà, territori resi inospitali dal cambiamento climatico”.  Mattarella sollecita l’Unione europea ad assumersi “la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie, nel sostegno alla cooperazione per lo sviluppo dei paesi da cui i giovani sono costretti ad allontanarsi per mancanza di prospettive”. 

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