Parlare di ambiente, cambiamenti climatici e inquinamento con i propri figli è sempre una buona idea. Non solo perchè così si possono aiutare i ragazzi a capire il mondo e farli diventare cittadini responsabili, ma anche perchè si può insegnare loro ad affrontare i problemi in modo positivo.

I bambini e i ragazzi sono i protagonisti del discorso sulla sostenibilità

Tutto ciò che facciamo per rendere la nostra società più sostenibile, in effetti, lo facciamo per loro. L’umanità di domani si troverà a fare i conti con le conseguenze delle scelte fatte oggi e per questo è importante non solo mettere in atto politiche globali di riduzione del nostro impatto ambientale, ma anche insegnare la sostenibilità ai giovani, perchè gli adulti di domani adottino stili di vita amici dell’ambiente. 

Molti genitori e insegnanti a questo proposito, si interrogano sui modi più adatti per spiegare e applicare i concetti di rispetto dell’ambiente, responsabilità e scelte sostenibili.

Come si possono trasmettere temi così importanti fin dagli anni della formazione in modo efficace e coinvolgente?

Primo passo: impegnarsi in prima persona

Trasformare il concetto astratto di sostenibilità in esperienza concreta, incentivando esperienze all’aria aperta mirate alla tutela dell’ambiente e promuovendo periodicamente iniziative volte alla pulizia e al recupero di spazi verdi da restituire alla comunità.

Lavorare insieme per un progetto di questo genere non solo insegnerebbe ad apprezzare di più l’ambiente che ci circonda, ma soprattutto spiegherebbe ai ragazzi in modo preciso e immediato le conseguenze che le nostre azioni hanno sull’ambiente per il bene di tutti e per vivere in un contesto più sano.

Dare nuova vita agli oggetti con l’UPCYCLING

Uno dei perni della sostenibilità è il risparmio delle risorse. Il problema è che i nostri figli crescono in una società che li invita a consumare e buttare, a comprare la nuova versione di qualsiasi bene di consumo abbandonando quella vecchia.

Imparare non solo a differenziare e smaltire correttamente i rifiuti, ma anche a non gettare via quello che può essere riutilizzato è indispensabile. Un ottimo modo per insegnare la sostenibilità è quindi TRASFORMARE IL RICICLO IN UNA SFIDA CREATIVA, insegnando l’UPCYCLING. Con questo termine si intende il riutilizzo di materiali, oggetti ed elementi danneggiati o in disuso per la costruzione di qualcosa di nuovo. Questo sistema è molto usato nel design e nell’architettura e permette di realizzare oggetti con materiali che altrimenti si accumulerebbero nelle discariche.

Le APP per imparare la sostenibilità

Le APP fanno parte della vita quotidiana dei giovani e giovanissimi. Su tutti gli app store esistono oggi numerose app che permettono di calcolare l’impatto e le emissioni di CO2 derivanti da ogni nostra azione quotidiana. Queste app possono essere utilizzate per introdurre abitudini più sane, come sostituire le bottigliette d’acqua usa e getta con una bottiglia lavabile, non lasciare caricabatterie e accumulatori connessi alla rete elettrica quando non li si utilizza o acquistare indumenti di seconda mano piuttosto che nuovi.

Coltivare un orto in casa o a scuola

Non tutti hanno a disposizione un giardino ma considerando il nostro paese di Calvene immerso nel verde, è più facile da noi che in altre zone coltivare sul balcone o sul davanzale di casa o nel cortile della scuola qualche piantina di pomodori, di fragole o di zucchine e, se si ha lo spazio per farlo, anche un albero di limoni. In questo modo si crea una connessione diretta fra la cura e l’attenzione che serve dare a una pianta e la possibilità di godere dei suoi frutti. In questo modo si impara ad apprezzare il piacere di consumare prodotti genuini dei quali si conosce la storia e la provenienza perchè i ragazzi li hanno piantati e coltivati e li hanno visti crescere.

L’Onu ha fissato 17 obiettivi da raggiungere entro il 2030. L’Agenda prevede che questi temi siano dibattuti nelle scuole, così da spiegare a bambini e ragazzi il significato di SVILUPPO SOSTENIBILE, un modo di crescere che rispetti tutte le persone del pianeta, attraverso l’uguaglianza e le risorse che il nostro pianeta mette a disposizione. 

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un insieme di linee guida e di azioni, firmato nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. L’avvio ufficiale degli obiettivi è avvenuto all’inizio del 2016, aprendo la strada verso una nuova serie di ideali che saranno i princìpi sui quali dovranno attenersi tutti i Paesi del mondo.

 17 OBIETTIVI DELL’AGENDA 2030

1) Sconfiggere la povertà, perché sono troppi i bambini poveri nel mondo. E anche in Italia.

2) Sconfiggere la fame, perché ancora troppi figli muoiono di fame. Mentre il ricco Occidente spreca cibo.

3) Salute e benessere, per garantire a ogni bambino il diritto alla salute.

4) Istruzione di qualità, perché ogni bambino ha il diritto di andare a scuola.

5) Parità di genere, per evitare che nelle bambine nascano pregiudizi di genere già a partire dai 5 anni.

6) Acqua pulita e servizi igienico sanitari, per garantire diritti sacrosanti, spesso negati.

7) Energia pulita e accessibile, per far vivere ogni bambino in un mondo migliore.

8) Lavoro dignitoso e crescita economica, per garantire un futuro dignitoso ai nostri figli.

9) Imprese, innovazione e infrastrutture, per investire già da oggi nella Terra di domani.

10) Ridurre le disuguaglianze, perché non esistono bambini di serie A e di serie B.

11) Città e comunità sostenibili, per offrire a tutti luoghi vivibili e che non fanno ammalare.

12) Consumo e produzione responsabile, per imparare fin da piccoli i corretti comportamenti che fanno bene all’ambiente.

13) Lotta contro il cambiamento climatico, perché se non facciamo qualcosa ora, per loro non ci sarà un futuro domani.

14) Vita sott’acqua, per prevenire e ridurre l’inquinamento marino perché i nostri bambini mangiano la plastica che noi buttiamo in mare.

15) Vita sulla terra, per garantire la conservazione e l’uso sostenibile degli ecosistemi,  per rendere il pianeta un posto sano dove crescere.

16) Pace, giustizia e istituzioni solide, per non dover più vedere scene di bambini che scappano dalla guerra.

17) Partnership per gli obiettivi, perché i più piccoli lo sanno che insieme si fanno grandi cose.

L’attuazione dell’Agenda 2030 richiede, infatti, un forte coinvolgimento di tutte le componenti della società, dalle imprese private al settore pubblico, dalla società civile agli operatori dell’informazione e della cultura.

A che punto è l’Italia?

Il Rapporto 2022 dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile analizza lo stato di avanzamento del nostro Paese rispetto all’attuazione dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030 e illustra un quadro organico di proposte, segnalando gli ambiti in cui bisogna intervenire per assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale del nostro modello di sviluppo. 

Dal Rapporto emerge che l’Italia ha registrato tra il 2010 e il 2021 dei miglioramenti, ma anche dei clamorosi rallentamenti, sul percorso verso l’Agenda 2030. Durante il periodo considerato, si notano miglioramenti per otto Obiettivi: fame, salute, educazione, uguaglianza di genere, energia, innovazione e infrastrutture, consumo e produzione responsabili, clima.

Si evidenzia un peggioramento complessivo per cinque Obiettivi: povertà, risorse idriche, ecosistema terrestre, pace e istituzioni solide e cooperazione internazionale.

Mentre rimane sostanzialmente invariata la situazione per quattro Obiettivi: lavoro, disuguaglianze, città e tutela degli ecosistemi marini.

Roberta Binotto

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