Sito Ufficiale del Gruppo Consiliare "Vivere Calvene" (Giugno 2019 - Maggio 2024)

Categoria: Amministrazione e Consigli comunali Pagina 2 di 3

Referendum del 12 giugno 2022

Il Referendum è uno strumento con il quale i cittadini possono chiedere l’abrogazione totale o parziale di una legge.

Attraverso il referendum il cittadino partecipa attivamente alla decisione politica, la integra, la modifica, la abroga, o esprime comunque un parere su un determinato tema. Con il referendum il cittadino, oltre ad essere più attivo e partecipe, acquisisce responsabilità e consapevolezza diventando protagonista del processo democratico del proprio Paese. 

Perché il referendum sia valido deve essere raggiunto il quorum di validità e cioè devono partecipare alla votazione la maggioranza degli aventi diritto al voto (50 % +1).

Perché la norma oggetto del referendum stesso sia abrogata deve essere raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi (50 % + 1).

Domenica 12 giugno dalle 7 alle 23 si vota per i referendum abrogativi sulla giustizia.

Informazioni sui Referendum in votazione (5 schede).

Due quesiti riguardano questioni di diritto penale.

1) Scheda arancione riguarda il quesito che modifica art. 274 del codice di procedura penale, restringendo i casi in cui si possono disporre misure cautelari nei casi di reati non gravi.

  • Secondo i promotori (voto SI), così si riduce il numero di indagati e imputati che finiscono in carcere senza essere stati ancora processati.
  • Secondo i contrari (voto NO), questa modifica rischia di generare l’effetto contrario, riducendo la possibilità di applicare misure cautelari in casi in cui è fondamentale agire con urgenza.

2) Scheda rossa riguarda l’abrogazione della legge Severino in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di governo per persone condannate in via definitiva (e in alcuni casi non definitiva) per reati di mafia, terrorismo e reati gravi contro la pubblica amministrazione.

  • Secondo i promotori (voto SI), questo automatismo va eliminato e restituita al giudice la valutazione di aggiungere nella sentenza la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici.
  • Secondo i contrari (voto NO), la legge Severino andrebbe modificata per correggere alcuni elementi (come la sospensione della carica degli amministratori locali anche con sentenza non passata in giudicato), ma non cancellata del tutto.

Tre quesiti riguardano la vita interna dell’ordine giudiziario: come sono eletti i magistrati nel loro organo di rappresentanza, come sono giudicati per gli avanzamenti di carriera, e i ruoli che possono rivestire.

Questi tre quesiti sono attualmente oggetto di dibattito in Parlamento.

È infatti in corso di approvazione la riforma dell’ordinamento giudiziario, già passato alla Camera e ora in discussione al Senato.

3) Scheda verde prevede l’abrogazione dell’obbligo di raccolta delle firme, tra le 25 e le 50, per il magistrato che vuole candidarsi al Consiglio superiore della magistratura (Csm).

  • Secondo i promotori (voto SI), in questo modo si riduce il peso dei gruppi associativi, le correnti, nella scelta dei singoli magistrati che decidono di candidarsi al Csm e che così saranno più liberi di farlo.
  • Secondo i contrari (voto NO), già la riforma dell’ordinamento giudiziario prevede questa modifica, quindi il referendum è una mera ripetizione.

4) Scheda grigia prevede l’abrogazione del divieto di voto degli avvocati nei consigli giudiziari, che si occupano della valutazione della professionalità dei magistrati.

  • Secondo i promotori (voto SI) il diritto di voto di un soggetto terzo rispetto ai magistrati nel collegio renderà più equilibrata la valutazione della loro professionalità.
  • Secondo i contrari (voto NO), i magistrati non possono dipendere professionalmente dal giudizio anche degli avvocati, che potrebbero avere ragioni professionali di contrasto con i magistrati del loro distretto e quindi penalizzarli.

5) Scheda gialla riguarda introduzione della separazione tra la carriera di Giudice e quella di Pubblico ministero.

  • Secondo i promotori (voto SI) questo riequilibra il sistema della giustizia, evitando commistioni tra il magistrato che giudica e che deve essere imparziale e quello che invece rappresenta la pubblica accusa.
  • Secondo i contrari (voto NO), non esiste un problema di commistione tra le due figure professionali. Anzi la separazione delle funzioni isola il pubblico ministero e riduce la possibilità dei magistrati di aumentare la loro esperienza professionale attraverso lo svolgimento di funzioni diverse.

Fonte informazioni da “L’Essenziale”

Osservazioni alla Gestione 2021

Che il 2021 fosse un anno difficile lo sapevamo, l’avevamo dichiarato già in fase di approvazione del Bilancio di previsione: eravamo in piena pandemia. E proprio per questo motivo, già ad aprile 2020, avanzammo la nostra disponibilità a collaborare, a unire le forze.

Disponibilità ripetuta più volte come documentato nei nostri interventi in Consiglio comunale nel 2020 e nel 2021. Il buon senso avrebbe suggerito, visto l’emergenza, di unire le forze, di condividere le iniziative, le scelte, le preoccupazioni, ma la nostra disponibilità è stata ignorata.  Così la parola “condividere”, che campeggia nel simbolo della Lista di maggioranza, non è mai stata messa in pratica.

Lo stato di emergenza introdotto dal Governo, valeva per tutti i Comuni; ma le emergenze vanno gestite con accortezza e lungimiranza non chiudendo tutto come fatto da questa Amministrazione.

  • E’ stato votato all’unanimità un ordine del giorno sulla “Gestione dell’emergenza Covid” che prevedeva tra i vari punti l’impegno di “istituire incontri periodici con i capigruppo per aggiornare i consiglieri dell’evoluzione della pandemia e delle iniziative prese o programmate al fine di acquisire eventuali proposte integrative”. In due anni di pandemia, i Capigruppo non sono mai stati convocati.
  • Non è stato risolto, neppure temporaneamente in attesa dei lavori, il grave problema della messa in sicurezza dell’incrocio di via Roma con la Provinciale, dove i mezzi continuano a passare a velocità sostenuta.

Abbiamo sollevato la questione più volte, non è stato introdotto il limite dei 30 Km/h e impostato il semaforo a lampeggiante giallo; un semplice intervento che avrebbe aumentato, in modo significativo, il livello di sicurezza dell’incrocio. Alle criticità già evidenziate aggiungiamo un nuovo episodio che evidenzia la pericolosità della attuale situazione: il Pullman che giornalmente trasporta gli studenti, arrivato all’altezza del Bar, ha messo la freccia a destra per fermarsi all’altezza del Negozio di abbigliamento per far scendere gli studenti. Un bilico, che procedeva a velocità sostenuta dietro al Pullman, non rispettando la distanza di sicurezza e con visuale del semaforo verde davanti, è riuscito solo all’ultimo momento, dopo una brusca frenata, a fermarsi a pochi cm dal pullman.

Ribadiamo per l’ennesima volta la necessità di introdurre i 30 Km/h e il semaforo a lampeggiante giallo, come è stato fatto a Zugliano.

  • Non è stato risolto il problema della sicurezza dei pedoni, ragazzi di scuola e adulti, che ogni giorno nel percorrere via Roma sono costretti a camminare tra le auto in assenza di marciapiede.

La sicurezza è una cosa seria, non va declinata a seconda delle convenienze.

  • nel 2021, 100.000 euro destinati “all’efficientamento energetico, all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, allo sviluppo territoriale sostenibile, a interventi per l’adeguamento e la messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale e per l’abbattimento delle barriere architettoniche” sono stati destinati tutti a rifare il manto stradale.

Queste risorse potevano essere destinate, almeno in parte, alla transizione energetica, per esempio per produrre energia in modo autonomo da usare per il consumo del Comune e della Scuola, riducendo così i costi sempre maggiori dell’energia elettrica (proposta fatta più di un anno fa in occasione dell’approvazione del Bilancio di previsione 2021), oppure potevano essere destinate alla messa in sicurezza del Municipio.

  • È passato un altro anno senza l’approvazione del Piano degli interventi, strumento base di pianificazione urbanistica.
  • È passato un altro anno senza la messa a punto di un programma a medio periodo di valorizzazione del territorio.

Infine, in riferimento alla trasparenza amministrativa abbiamo chiesto, ancora una volta, che i documenti che contengono in indirizzo i Consiglieri comunali, siano inviati ai Consiglieri nel rispetto dei tempi previsti.

Per queste ragioni il nostro parere, sull’operato della Giunta nel 2021, è un parere negativo, che determina il voto contrario alla Gestione 2021.

Gruppo consiliare “Vivere Calvene”  

Unire NON Dividere

Due anni di pandemia stanno lasciando il segno.  I paesi, le città si stanno spegnendo anche senza lockdown; tante persone sono ormai sparite dal vivere comunitario.

Psicologicamente si sta facendo strada un sentimento di rinuncia alla vita collettiva, alla condivisione del tempo e delle esperienze; una propensione a chiudersi in casa come lo spazio dove ormai si consuma tutto, dal lavoro al tempo libero.

Serve ora, più che mai, uno sforzo collettivo per cercare di riprendersi un “nuovo modo di vivere la normalità”.

Le Associazioni di Calvene hanno saputo cogliere questa sfida, hanno deciso che questa sfida si può vincere unendo le forze, nel fare insieme”, proporre, provare e anche le cose che sembrano impossibili si possono realizzare. Ed è così che nasce il “Progetto Panchine Parlanti” avente come obiettivo il ripristino delle panchine dislocate nei vari punti del paese.

Un ripristino “a tema” che attraverso colorazioni, grafica e frasi, dia “parola e voce” alle panchine stesse proponendo temi di attualità o ricordando/celebrando giornate particolarmente significative. Un Progetto a costo zero per il Comune in quanto materiali e lavoro previsti sono a carico delle Associazioni.

In un “paese normale” il Progetto sarebbe già concluso e la cittadinanza ne trarrebbe spunti quotidiani di riflessione; ma siamo a Calvene e i tempi sono un po’ diversi.

I fatti:

  • ai primi di agosto 2021 sei Associazioni del paese hanno presentato il Progetto indirizzato a Sindaco, Giunta e Consiglio comunale;
  • ai primi di ottobre, 60 giorni dopo, non essendo pervenuta alcuna risposta dall’Amministrazione, contattati dalle Associazioni, abbiamo presentato una Interpellanza al Sindaco;
  • sono passati quattro mesi, agosto, settembre, ottobre, novembre, in quattro mesi il Sindaco, con delega “rapporti con le Associazioni”, non ha trovato mezz’ora per contattare o rispondere alle Associazioni;
  • l’Interpellanza è stata inserita nell’ordine del giorno del Consiglio comunale del 13 dicembre scorso.

In Consiglio comunale nessuna risposta da parte del Sindaco a cui era rivolta l’Interpellanza; l’Assessore ai Lavori pubblici legge una sua risposta.

Una risposta inappropriata, dai contenuti discutibili e dalla forma poco rispettosa, sia nei confronti delle Associazioni, che del Gruppo di minoranza.

Sono le iniziative di coesione sociale, di partecipazione attiva alla vita collettiva che aiutano a costruire il futuro di Calvene. E su questo aspetto, purtroppo, non si possono ignorare le scelte divisive fatte da questa Amministrazione.

Un grazie sincero va rivolto alle Associazioni di Calvene che durante la scorsa estate, nel rispetto delle regole imposte dal Covid, hanno saputo organizzare sei interessanti momenti di incontro (vedi in questo sito nella rubrica Associazioni, le iniziative promosse).

Interpellanza e documenti

https://www.viverecalvene.it/wp-content/uploads/2022/02/Interpellanza-e-interventi.pdf

Biblioteca Aperta ! Ma non per Tutti !

Da più di dieci anni l’Associazione LiberaMente organizza a Calvene corsi di Italiano per stranieri.   I benefici di coloro che frequentano sono tangibili; per le badanti la possibilità di dialogare e svolgere con maggior professionalità il loro lavoro di cura delle persone deboli, per le mamme la possibilità di apprendere la lingua e dialogare più facilmente con i ragazzi nello svolgimento dei compiti e per tutti, aiutare all’integrazione.

Ai corsi hanno sempre partecipato sia persone di Calvene che persone di Lugo, con trasporto messo a disposizione dal Comune di Lugo; le lezioni venivano svolte nella sala della Biblioteca civica di Calvene “Raffaella Testolin”.   A seguito restrizioni dovute alla pandemia Covid, l’Associazione LiberaMente ha proposto lo sdoppiamento del corso al fine di evitare classi numerose ed evitare spostamenti da un Comune all’altro. L’accesso al corso è consentito solo con Green Pass e nel rispetto delle norme Covid.

Quest’anno le lezioni sono frequentate da otto persone a Calvene e dodici persone a Lugo; sono seguite da otto volontari, quattro a Calvene e quattro a Lugo che per sette mesi dedicano due ore la settimana all’insegnamento. 

A seguito della decisione di Sindaco e Giunta di non concedere quest’anno l’uso dei locali della Biblioteca per lo svolgimento delle lezioni, come Gruppo Consiliare “Vivere Calvene”, abbiamo presentato in Consiglio comunale una Mozione, avente come oggetto: “Indirizzo sull’uso dei locali della Biblioteca per il corso di italiano per stranieri”, per poter approfondire e discutere sull’ argomento.

La Mozione è stata posta in discussione nel Consiglio comunale del 13 dicembre.     All’inizio del Consiglio, il Segretario comunale ha chiesto al Consigliere Dalla Stella di uscire dall’aula al momento della discussione della Mozione, per possibile conflitto di interessi (?????).

Il voto contrario alla Mozione, espresso da Sindaco, Giunta e Consiglieri di maggioranza rappresenta, a nostro avviso, una brutta pagina del Consiglio comunale, un comportamento non in linea con i valori espressi nell’art. 1 dello Statuto del Comune di Calvene (… il Comune… favorisce ogni iniziativa rivolta a promuovere il processo di integrazione dei cittadini stranieri in seno alla comunità locale….) e poco rispettoso dell’impegno profuso, da anni, dai Volontari dell’Associazione.

Un impegno non indifferente per una Associazione di Volontariato, regolarmente iscritta al Registro regionale delle Associazioni di Volontariato. Un impegno di persone ed economico, dai libri di testo, alle Assicurazioni dei volontari e degli studenti nonché, un minimo contributo spese alla Parrocchia per usufruire dei locali gentilmente concessi come sede del corso.

“Vorremmo riproporre qui la domanda a Sindaco, Giunta e Gruppo consiliare di maggioranza, perché i locali della Biblioteca sono aperti al pubblico e non sono disponibili due ore la settimana per il corso di italiano? 

Una soluzione si sarebbe sicuramente trovata, bastava un maggiore impegno e assunzione di responsabilità da parte di chi detiene la delega all’istruzione e cultura, come è successo in altri Comuni dove gli stessi corsi si tengono regolarmente.                   

                                          Gruppo consiliare “Vivere Calvene”  

Mozione: https://www.viverecalvene.it/wp-content/uploads/2022/01/Mozione-Corso-Italiano.pdf

Condividere, anzi NO

Il Consiglio comunale è il luogo di massima rappresentanza democratica dei cittadini.  Partecipare al Consiglio comunale non deve essere una formalità, è un onore.

“Vivere Calvene” ha, da subito, interpretato il Consiglio comunale come il luogo dove gli argomenti vanno approfonditi, discussi, dove ci si confronta, dove opinioni diverse possono trovare sintesi.

Questo è il ruolo che ci è stato assegnato dagli Elettori e noi continueremo ad interpretarlo con le nostre proposte, utili a Calvene.

Ma purtroppo “condividere”  non fa parte di questa maggioranza.

Ogni nostra proposta è ignorata da Sindaco, Giunta e Consiglieri di maggioranza.

Alcuni esempi:

  • nel Consiglio comunale del 29 marzo 2021, a seguito del passaggio della delega sui Servizi Sociali dall’ Unione Montana al Comune, vista l’importanza dell’argomento, avevamo chiesto di parlarne in un Consiglio comunale specifico, nulla è stato fatto;
  • sempre nel Consiglio del 29 marzo, in occasione del rendiconto 2020 avevamo chiesto un dibattito ed una relazione informativa sulla gestione Covid, nessuna risposta;
  • nel Consiglio comunale del 27 luglio, a precisa richiesta sulla destinazione di fondi per incarichi professionali esterni, il Sindaco, con delega al Bilancio, ha risposto di rivolgersi alla Ragioneria (contattata la Ragioneria, la risposta è stata di non conoscere la destinazione dei fondi e di rivolgersi all’Ufficio Tecnico, per avere questa risposta è stato sottratto tempo all’attività lavorativa del Consigliere comunale che ha dovuto recarsi in Comune e sottratto tempo agli Uffici comunali).

Ma il Sindaco preferisce riferire ai giornali anziché al Consiglio comunale.

La non risposta non chiude l’argomento, anzi, costringe noi a dedicare tempo a formulare delle specifiche richieste di informazioni e, da parte degli Uffici, dedicare tempo per formulare le risposte (perdite di tempo che potevano essere evitate se il Sindaco, con delega al Bilancio, rispondeva in Consiglio).

Per esempio, poteva comunicare che grazie al “Contributo da Privati per emergenza Covid 19” di 25.000 euro è stato possibile erogare 11.000 euro come contributo straordinario alla Scuola Materna e la parte restante per interventi come “Contributi a Famiglie”.

Al contributo di  25.000 euro, vanno aggiunti  2.000 euro versati dalle Associazioni.

Grazie a questi contributi che hanno reso possibile importanti interventi.

                                               ———————————

Finalmente, dopo quattro mesi e mezzo dal 27 luglio, il 13 dicembre 2021 è stato convocato un nuovo Consiglio comunale.

Il numero ridotto di Consigli (tre in un anno) comporta un accumulo di argomenti (ben 18 punti) e l’impossibilità, conseguente, di approfondire tutti gli argomenti iscritti all’ordine del giorno.

A seguire le nostre osservazioni su due punti discussi nel Consiglio del 13 dicembre scorso:

-Variazioni urgenti al Bilancio 2021: un contributo di 10.000 euro, che un Privato ha donato per l’incrocio di via Roma; è stata l’occasione per:

ribadire quanto già detto in fase di approvazione del progetto, ossia della necessità di introdurre nell’incrocio il limite dei 30 km/h perché continua il transito di mezzi a velocità sostenuta;

-proporre che questi 10.000 euro siano destinati,

ad aumentare la sicurezza dei pedoni che transitano nel marciapiede sud (in corrispondenza della casetta e dell’ingresso e uscita di Via Preosa, ossia proteggere i pedoni con una protezione verticale, in quel punto il marciapiede è largo solo mezzo metro)

a costruire una Pensilina per proteggere studenti e persone da intemperie.

Alle nostre osservazioni e proposte, non vi è stata alcuna risposta né da parte del Sindaco, né dall’Assessore con delega ai Lavori pubblici.

Osservazioni e proposte al Bilancio di previsione 2022 e aggiornamento del Documento unico di programmazione triennale (DUP 2022- 2024)

  • Calvene ha un territorio fragile e per questo necessita urgentemente di un Piano per rilevare e prevenire le possibili criticità, al verificarsi di particolari eventi atmosferici:
    • dai dissesti idrogeologici a viabilità alternative in caso di emergenze;
    • interventi per ripulire l’alveo del torrente Chiavona a nord del campo sportivo da piante e detriti accumulati;
    • messa in sicurezza di zone sensibili in caso di abbondanti piogge come la contrada Maglio (il punto più basso del paese).
  • Un Piano Ambientale che trovi sintesi nel Piano degli interventi (che regola l’attività urbanistica) che attendiamo da tempo.
  • Un Piano Ambientale che configuri anche il collettore per la raccolta delle acque reflue di Mortisa nella Chiavona; l’opera è iscritta da più anni a che punto è la pratica? A che punto è l’accordo con il Comune di Lugo di Vicenza e Viacqua?
  • Un Piano Ambientale che investa sulle Energie rinnovabili per produrre energia in modo autonomo con pannelli fotovoltaici, riducendo così i costi dell’energia consumata dal Comune e dalla Scuola.
  • Altre iniziative proposte per la valorizzazione del territorio:
  • in riferimento al Cammino Rigoni Stern, abbiamo suggerito la modifica del tracciato; auspichiamo che l’Amministrazione comunale sia intervenuta nel proporre la modifica suggerita, ossia far sì che il cammino passi per il centro di Calvene (lungo Chiavona, Capitello della peste, alla nostra bellissima Chiesa, per poi ridiscendere nella più antica contrada del paese, il Maglio e riprendere il cammino verso lo storico ponte sul torrente Astico). Il passaggio per il centro permetterebbe di favorire le attività commerciali del paese.
  • Siamo preoccupati invece per la scarsa partecipazione dei rappresentanti del Comune di Calvene ad iniziative di promozione, alcuni esempi:
    • serata organizzata dalla Rassegna Senza Orario Senza Bandiera in collaborazione con il Comune di Calvene del 14 ottobre scorso: nessuna diffusione dei volantini, conclusione, niente pubblico, serata annullata
    • Convegno di sabato 6 novembre progetto Cuore Pedemontana (per promozione del territorio, progetto GAL montagna veneta) organizzato da Unione Montana in Villa Malinverni a Lugo: presenti Breganze, Fara, Salcedo, Lugo, Caltrano, nessuna rappresentanza di Calvene.
    • Percorso ciclo-escursionistico in bici nei paesaggi della Grande Guerra; iniziativa a cui aveva aderito l’amministrazione Finozzi, poi tolta l’adesione dall’attuale Amministrazione. Nelle mappe collocate in montagna spicca l’assenza del Comune di Calvene, sia come tragitto che come Stemma, non è una bella cosa.
  • Attività Culturali e politiche giovanili:
  • aderire all’iniziativa promossa dalla Croce Rossa di Thiene “Connettiamoci” Si tratta di un progetto gratuito di “Inclusione, Educazione, Sostegno”, rivolto agli over 65 avente l’obiettivo di sviluppare la conoscenza di base sull’utilizzo dello smartphone (formazione importante che troverà sicuramente applicazione, in un prossimo futuro, nel campo della tele-medicina);
  • destinare a Bilancio risorse per iniziative rivolte a Giovani e Associazioni (non sono previste Risorse in Bilancio).
  • Gestione Risorse Umane:
  • qualora non ci fosse la garanzia di maggiori entrate in modo continuativo, la strada maestra da percorrere, per non appesantire la struttura del Comune con nuove assunzioni, è quella di esplorare forme innovative di collaborazione con i Comuni vicini di Lugo o Zugliano o con Comuni ben strutturati, anche se più lontani, come Bassano, Schio, Thiene; l’informatica, le reti, non conoscono distanza. Le collaborazioni possono diventare strumento ed occasione di conoscenza e formazione per il Personale.
  • La chiusura di un rapporto di lavoro, proprio per la funzione ricoperta pro-tempore dagli Amministratori, deve avvenire garantendo all’Ente continuità, formazione e professionalità nel passaggio delle consegne. Abbiamo sperimentato purtroppo nove mesi di blocco praticamente totale delle pratiche edilizie a seguito pensionamento del Geometra ed ora stiamo assistendo ad una riduzione da cinque a due giornate dell’apertura dell’ufficio Anagrafe, che finora, oltre alla funzione di Ufficio Anagrafe, svolgeva altre funzioni, tra cui l’importante ruolo di essere il primo accesso alla soluzione/istruttoria delle problematiche economiche e sociali delle persone fragili.
  • In riferimento alla sostituzione della Responsabile Ufficio Anagrafe e Tributi, avvenuta come richiesto dalle normative tramite concorso, sarebbe stato più opportuno, che la Commissione esaminatrice (composta da due funzionari, su tre, che operano nel Comune di Calvene), fosse stata tutta esterna al Comune.

Alle nostre osservazioni e proposte, formulate nei tre interventi, non vi è stata alcuna risposta né da parte del Sindaco, né dall’Assessore con delega ai Lavori pubblici, né da parte dell’Assessore con delega Istruzione e Cultura.

Il nostro voto a Bilancio e Documento Unico di Programmazione: Contrario

Per chi desidera leggere integralmente i nostri interventi su Variazioni, Bilancio e DUP, sono disponibili come allegati alle Delibere di Consiglio n. 25 e 31, consultabili nel sito del Comune di Calvene oppure tramite il seguente link:

https://www.viverecalvene.it/wp-content/uploads/2022/01/documenti-allegati-5.pdf

Buon Natale e Buon Anno alla Comunità di Calvene

Un altro anno è trascorso e purtroppo stiamo ancora vivendo un tempo difficile.

L’alternarsi di speranze e nuovi allarmi crea un clima di costante incertezza, soprattutto nelle famiglie in difficoltà, a cui va la nostra vicinanza e il nostro costante impegno per promuovere, in Consiglio comunale, iniziative a sostegno delle fragilità e non solo.

Continueremo con le nostre proposte, utili a Calvene, anche se costantemente ignorate da Sindaco, Giunta e Consiglieri di maggioranza.

Questo lungo periodo di pandemia ha segnato profondamente il modo di comunicare e di rapportarsi con i cittadini; dai Consigli comunali non aperti al pubblico, alle difficoltà di indire incontri. Da queste limitazioni è nata l’idea del sito internet.

Sfogliando le pagine di questo sito ( www.viverecalvene.it )  troverete informazioni utili su vari argomenti:

  • quanto trattato nei Consigli comunali, con le nostre osservazioni e proposte;
  • approfondimenti su Cultura, Sociale;
  • iniziative delle Associazioni;
  • suggerimenti su Formazione, Social e Lavoro per giovani e non solo;
  • cambiamenti climatici e ricadute nel nostro ambiente;
  • natura, percorsi naturalistici e arte nella rubrica storico-artistica;
  • notizie interessanti nelle varie rubriche “notizie eventi, attualità, sguardo nel mondo, numeri utili, chi siamo”.

Fatta questa premessa ritorniamo al Natale, alla sua particolare atmosfera, riscoprendo luoghi speciali: dalle artistiche rappresentazioni della Natività

Visione virtuale del Presepe

Al nostro straordinario patrimonio naturalistico di Cima Fonte

Alba a Cima Fonte

a scorci delle nostre antiche contrade

Infine l’Augurio a Tutti Voi di ritornare a vivere con normalità, affetti e amicizie.

seguiteci in queste pagine del sito  www.viverecalvene.it

concludiamo con un invito a vaccinarsi, un dovere civico, sociale e morale, a tutela di noi stessi e dei soggetti più fragili.

Indagine demografica – parte seconda – quale futuro?

di Antonio Dalla Stella

Nell’indagine Demografica, pubblicata a maggio, erano emerse le seguenti criticità:

  • stiamo perdendo abitanti (dai 1335 nel 2010, 1296 nel 2020),
  • lo squilibrio tra giovani e anziani stà aumentando; siamo passati da 120 anziani ogni 100 ragazzi del 1990 ai 200 anziani ogni 100 ragazzi del 2020,
  • stiamo registrando una forte diminuzione delle nascite; 7 nati nel 2019, 3 nati nel 2020 e una stima di un 2021 che non si discosta molto da questi numeri.

Consci che i prossimi 2/3 anni saranno decisivi per il futuro di Calvene, il presente articolo si propone tre obiettivi:

1) un’analisi ancora più dettagliata su come si è modificata la società nel tempo,

2) un contributo alla conoscenza dei cambiamenti che ci attendono,

3) possibili azioni per invertire la rotta.

Partiamo dal primo punto: come si è modificata la società di Calvene nel tempo

La linea BLU che fotografa la situazione dei residenti per classi di età nel 1990 evidenzia una presenza sostenuta di abitanti tra i 15 e i 45 anni e una continua e progressiva diminuzione del numero dopo i 45 anni (segno della maggiore presenza di giovani rispetto a persone adulte e anziane).

La linea ROSSA che fotografa la situazione nel 2020, ha uno sviluppo completamente opposto in quanto evidenzia il basso numero di abitanti tra i 15 e i 40 anni e il sostenuto numero di persone oltre i 40 anni (segno della maggiore presenza di persone adulte rispetto ai giovani).

Che la società stesse invecchiando lo sapevamo già da tempo, ma la rappresentazione grafica della tendenza in atto forse aggiunge qualche ulteriore elemento di riflessione.

Detto questo, lasciamo il passato e proviamo a guardare al futuro.

Osserviamo attentamente l’andamento del grafico sottostante che descrive i residenti nel 2020 per classi di età (di cinque anni) per cercare di capire i cambiamenti che ci attendono.

Come si può notare, e come già rilevato, il maggior numero di persone le troviamo tra i 40 e i 75 anni, mentre  è preoccupante il numero ridotto di abitanti da zero ai 40 anni.

Adottando una classificazione ormai consolidata che individua gruppi di persone nate in un certo arco di tempo (che hanno condiviso esperienze di vita simili, momenti storici particolari, grandi cambiamenti), rappresentiamo nella parte bassa del grafico, nei vari colori, le Generazioni di appartenenza.

Appartengono così alla:

  • Generazione silenziosa coloro che hanno vissuto la triste esperienza della guerra (nati dal 1925 al 1945, colore marrone che hanno più di 75 anni),
  • Generazione Boomers – i nati nel periodo della ripresa economica e del boom demografico (dal 1946 al 1965, colore arancione, oggi dai 55 ai 75 anni),
  • Generazione X – testimoni di eventi storici come la caduta del muro di Berlino e la fine della guerra fredda (nati dal 1966 al 1980, colore giallo, oggi dai 40 ai 54 anni),
  • Generazione Millennials – generazione aperta alle nuove tecnologie e alla rete (nati tra il 1981 ed il 1995, colore blu, tra i 25 e i 39 anni),
  • Generazione Z – la prima generazione nativa digitale con diffuso utilizzo di Internet e dei social che incidono significativamente nel loro processo di socializzazione e formazione (i nati dal 1996 al 2010, colore verde, dai 10 ai 24 anni),
  • Generazione Alfa – generazione interamente del XXI secolo, i nati dopo il 2010 (colore rosso), per la maggior parte i figli della Generazione dei Millennials (Blu).

Osservando il grafico, la tendenza della linea rossa nella Generazione Alfa (i nati dopo il 2010), come già rilevato, segnala una marcata diminuzione del numero dei giovanissimi. La generazione Alfa potrebbe infatti essere meno numerosa della generazione Z che la precede. Il risultato è che le giovani generazioni di oggi (Alfa e Z) si preparano ad essere la maggior parte della popolazione del domani. In altre parole sono il presente e al tempo stesso il futuro.  

La realtà dei numeri è inesorabile, stiamo assistendo ad una costante e progressiva diminuzione della popolazione ed è in questa logica che vanno ripensati servizi, strutture, bisogni.

La prima cosa da fare è salvaguardare il futuro della Scuola Materna e della Scuola Elementare.

Se non si aggiungono bambini da altri paesi, il prossimo anno iniziano la Materna i 7 nati nel 2019 e nel 2023 i 3 bambini nati nel 2020.

Alla Scuola Elementare la situazione diverrà critica nel 2025 quando i bambini che frequenteranno la classe prima saranno 7 e nel 2026 saranno 3.

Come è possibile, in poco tempo, aumentare il numero di bambini che andranno a frequentare la Scuola Materna, già dal prossimo anno, e la Scuola Elementare dal 2025 in poi?

Sono queste le domande a cui dobbiamo rispondere, la Scuola Materna e la Scuola Elementare sono due realtà fondamentali per la vita del paese.

Ecco alcune proposte:

  • programmare per tempo, con la Dirigenza scolastica, l’uso della Scuola Elementare di Calvene come struttura base dell’Istituto comprensivo; ossia integrando nella struttura di Calvene (che offre un ambiente e docenti di qualità) eventuali alunni del circondario. Così come avviene per gli studenti delle medie di Calvene che frequentano a Lugo. Tutto questo integrato in un Progetto ad ampio respiro, ossia puntando su un ampliamento del Piano Triennale dell’Offerta Formativa – PTOF – (concordato con la Dirigenza, Consiglio d’Istituto e Collegio docenti) con progetti che possano attirare alunni da paesi vicini anche collaborando con la Cooperativa che gestisce il doposcuola.
  • creare le condizioni affinché le giovani coppie restino a Calvene e altre possano arrivare – l’aggiornamento dello strumento urbanistico scaduto da tempo (Piano degli Interventi) può essere d’aiuto.
  • rendere il paese più attrattivo, Calvene ha una posizione invidiabile tra colline e corsi d’acqua, aspetta solo di essere valorizzato con iniziative culturali e naturalistiche di qualità. In questo periodo di post pandemia c’è una inversione di tendenza, le persone preferiscono la campagna alla città, la diffusione poi del lavoro da casa (smart working) può essere una opportunità per i piccoli paesi (soprattutto se serviti da fibra ottica che permetta dei buoni collegamenti). L’attendiamo da tempo !
  • partecipare ai corridoi umanitari organizzati da Caritas, UNHCR, Conferenza Episcopale, per accogliere giovani famiglie.

Queste proposte possono contribuire a ridare un futuro al nostro Paese.

Buon rientro a scuola a tutti i nostri ragazzi…..

Fonti dei dati:

  • i dati del 1990 sono ricavati da uno studio effettuato a supporto della pianificazione del territorio (Piano abitativo di zona Maglio).
  • i dati 2020: ricavati dalla richiesta informazioni del 7 aprile 2021 prot. 1195

Opportunità o Miopia

di Antonio Dalla Stella

L’indagine demografica aveva, ed ha, lo scopo di dare un contributo alla conoscenza dei fatti. Ciò è stato possibile grazie ad un lavoro fatto nel 1990 e ripetuto, con lo stesso metodo, qualche mese fa.

I dati che sono emersi, per chi desidera approfondirli, sono chiari e inequivocabili:

  • l’andamento della curva del numero dei residenti è preoccupante, negli ultimi anni stiamo perdendo abitanti (dai 1335 nel 2010, 1296 nel 2020)
  • lo squilibrio tra giovani e anziani diventa sempre più allarmante soprattutto guardando al futuro (siamo passati da 120 anziani ogni 100 ragazzi del 1990 ai 200 anziani ogni 100 ragazzi del 2020)
  • la diminuzione delle nascite registrata negli ultimi anni, 7 nati nel 2019, 3 nati nel 2020, e una stima di un 2021 che non si discosta molto da questi numeri, destano molta preoccupazione. 

La pubblicazione dell’indagine demografica ha sollevato, a mio avviso, commenti inopportuni.

Se anziché criticare e cercare di sminuire la ricerca fatta si facesse uno sforzo e si guardasse la realtà dei numeri, forse, qualche utile suggerimento si potrebbe trarre. 

Per esempio, in questo periodo di post pandemia c’è una inversione di tendenza, le persone preferiscono la campagna alla città, perché non pensare che Calvene potrebbe diventare un luogo di interesse?

Un paese attrattivo, con Scuola e servizi di qualità, che punta a frenare la decrescita, a invertire la rotta, a creare opportunità per i giovani e attirare nuovi nuclei familiari.

Questo si può fare con una seria e lungimirante programmazione urbanistica.

L’ultimo Piano degli Interventi (strumento base di programmazione urbanistica) risale ad aprile 2014 …… sono trascorsi 7 anni.

Il Piano degli Interventi ha una valenza quinquennale; è detto anche il “Piano del Sindaco” in quanto è lo strumento operativo base per rapportarsi con il bilancio pluriennale comunale e con il programma delle opere pubbliche.

Il Piano degli Interventi del Comune di Calvene è scaduto da tempo.

Come Gruppo consiliare “Vivere Calvene” abbiamo ricordato, più volte, l’urgenza di intervenire sulla questione, ma ogni nostra proposta, purtroppo per Calvene, non trova ascolto e il tempo passa.

A questo punto, risulta evidente dai fatti, il Piano degli Interventi non è una priorità per l’Amministrazione Pasin-Brazzale che da sette anni rivestono rispettivamente la carica di Sindaco e di Vice Sindaco.

Indagine demografica Calvene ieri…. Calvene oggi…. e domani ?

di Antonio Dalla Stella

Sono trascorsi 15 mesi dall’inizio della pandemia, un periodo lunghissimo, troppo lungo per non lasciare il segno nella società e purtroppo anche nella nostra piccola realtà.         E’ da questa riflessione che trae spunto l’idea di una indagine demografica.

Uno studio che, da un lato ci aiuta a capire “come eravamo” e come si è modificata la nostra società nel tempo; dall’altro ci fornisce utili elementi per interpretare …. “dove stiamo andando ? .

L’indagine si avvale di uno studio sulla composizione della popolazione al 31/12/1990 (30 anni fa), che, abbinato ai dati odierni, ci consente dei raffronti significativi:

  • popolazione totale suddivisa per sesso:

da una maggioranza di sesso femminile del 1990 (632), si è passati ad una maggioranza, sia pur lieve, di sesso maschile nel 2020 (653). 

  • popolazione suddivisa per classi di età:

da notare, soprattutto, l’incremento del numero delle persone oltre i 65 anni; si è infatti passati da 196 a 311 che corrispondono ad un incremento in percentuale sul totale dei residenti dal 15,7 % del 1990 al 24,0 % nel 2020.

Se andiamo poi a scomporre il numero delle persone con più di 65 anni troviamo che:

i maschi sono passati dai 77 del 1990 ai 148 del 2020 (più 71 unità pari a + 92%); le femmine pur rimanendo nel 2020, per questa fascia di età, più dei maschi (163 contro 148) hanno registrato un minore incremento percentuale da 119 del 1990 a 163 nel 2020 (+37% pari a 44 unità); complessivamente (+ 115 unità pari a + 58,7%).

L’aumento delle persone oltre i 65 anni, ha conseguentemente incrementato, in 30 anni, l’indice di “aspettativa di vita” di ben 8 punti medi, passando dai 74 anni medi del 1990, agli 82 anni del 2020, così suddiviso:

Questo aumento delle persone oltre i 65 anni, abbinato alla diminuzione della natalità registrata negli ultimi anni, condiziona pesantemente l’incremento dell’ “indice di vecchiaia”, ossia nel rapporto tra la popolazione anziana (maggiore di 65 anni) e la popolazione giovanile (da 0 a 14 anni) che infatti passa da 1,2 a 2:

  nel 1990 ogni 100 ragazzi c’erano 120 anziani,

  nel 2020 ogni 100 ragazzi ci sono 200 anziani.

Uno squilibrio tra giovani e anziani preoccupante, soprattutto guardando al futuro.

Fondamentale a questo punto diventa l’azione di rilancio e gli interventi previsti nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) o “NEXT GENERATION ITALIA”, un piano rivolto alle nuove generazioni a sostegno di famiglie, genitorialità e questione giovanile.

Come ha detto Mario Draghi: “il debito creato con la pandemia è senza precedenti e dovrà essere ripagato principalmente da coloro che sono oggi i giovani. È nostro dovere far sì che abbiano tutti gli strumenti per farlo pur vivendo in società migliori delle nostre […] privare un giovane del futuro è una delle forme più gravi di diseguaglianza.

Prima di concludere l’analisi dei dati della nostra realtà apriamo una finestra nel mondo per capire cosa succede quando si parla dell’indice di età media” (ossia della struttura per età della popolazione), ecco alcuni esempi:

Stato              abitanti         età media

Nigeria        210 milioni         15,2 anni

Etiopia         117 milioni         17,6 anni

Congo           91 milioni          18,5 anni

Egitto           104 milioni       24,7 anni

L’età media del continente africano è di 19 anni con una popolazione di 1 miliardo e 216 milioni di persone.

Sono numeri che fanno riflettere, soprattutto guardando al futuro e all’impatto che possono avere nelle Politiche migratorie.

  • l’Europa ha un’età media di 43,7 anni
  • l’Italia di 45 anni
  • Calvene di 46,4 anni.

Tornando alla nostra realtà, destano preoccupazione gli ultimi numeri che ci riguardano da vicino:

  • il decremento degli abitanti (dai 1335 del 2010 ai 1296 a fine 2020)        
  • la diminuzione delle nascite registrata negli ultimi anni (7 nati nel 2019, 3 nati nel 2020)

La diminuzione della natalità, l’aumento delle persone anziane, la diminuzione del numero degli abitanti generano in prospettiva una serie di criticità:

  • criticità nel futuro della scuola elementare (servono nuove idee e nuove collaborazioni)
  • criticità nelle politiche di sostegno alle persone anziane (necessità di fare rete)
  • criticità nei servizi disponibili (indispensabile rendere più attrattivo il paese)

il 2021 ed i prossimi 2/3 anni saranno decisivi per il futuro di Calvene; ma partendo dalla conoscenza e consapevolezza dei fatti (questa analisi demografica ci può essere d’aiuto) sarà possibile promuovere azioni significative e incisive nella giusta direzione.

Fonti dei dati:

  • i dati del 1990 sono ricavati da uno studio personale effettuato a supporto della pianificazione del territorio (Piano abitativo di zona Maglio) (con incarico di Assessore all’Urbanistica)
  • i dati 2020: ricavati dalla richiesta informazioni del 7 aprile 2021 prot. 1195

Progetto innesto Via Roma con Provinciale

Nel rispetto dell’impegno assunto con gli elettori, a seguire, un nuovo aggiornamento dell’attività amministrativa del Gruppo consiliare “Vivere Calvene”

Intervento del Consigliere Marco Sartori nel Consiglio comunale del 29 dicembre 2020

tavola di progetto n. 4 relativa all’opera pubblica denominata: “Sistemazione e messa in sicurezza dell’innesto di via Roma con S.P. 68”.

Nel dicembre dello scorso anno, alla presentazione del progetto di massima, avevamo fatto la seguente osservazione: ci permettiamo di segnalare come il parametro base assunto in fase progettuale, ossia la velocità massima ammessa in centro abitato di 50 km/h vada, secondo noi, ridotta a 30 km/h, contribuendo così in modo determinante alla soluzione del problema, soprattutto nell’ambito sicurezza considerando la presenza di “traffico pesante, bilici e autotreni, che continuano ad aumentare”.

Introdurre i 30 km/h nella parte rialzata dell’incrocio non comporta alcun disagio alle persone di Calvene, in quanto rallentano in modo automatico per immettersi in Via Roma, come pure le persone che, da Via Roma, si immettono nella Provinciale.

Il limite dei 30 km/h serve solo a far rallentare le auto ed i mezzi pesanti che percorrono la Provinciale, da Caltrano verso Lugo e da Lugo verso Caltrano, troppo spesso a velocità sostenute. 

Testualmente, dalla relazione tecnica “la strada è interessata da un notevole carico di traffico di attraversamento, che tende a mantenere alte le velocità, con una importante quota parte di traffico pesante”.   

Indubbiamente il progetto in esame introduce delle migliorie alla viabilità e pone rimedio ad alcune situazioni, ma siamo convinti che questo non basti.

Abbiamo guardato con attenzione tavole e documenti del progetto, ecco a seguire le nostre osservazioni, le osservazioni del Gruppo consiliare “Vivere Calvene”: 

  • il rialzo della piattaforma dell’incrocio di 7 cm, può non essere sufficiente ad abbassare la velocità ad un limite di sicurezza
  • la nuova visuale, in uscita da Via Roma, ricavata con l’arretramento del muro sul lato nord-est dell’incrocio, si basa su una distanza di arresto calcolata di 55,10 mt., corrispondente alla marcia su strada pianeggiante, di un veicolo con Massa di 1.250 kg (più o meno un’auto) alla velocità di 50 km/h. Questa distanza di arresto può non essere sufficiente per i mezzi da 20 o 30 ton che solitamente vi transitano
  • è necessario pertanto, a nostro avviso, introdurre, nell’area oggetto d’intervento, il limite di velocità a 30km/h; questo consentirebbe di ridurre ulteriormente le criticità in uscita da via Roma in direzione est (Lugo), e le criticità in uscita da Via dell’Emigrante in direzione ovest Caltrano (perché anche in questo caso, la visuale per il conducente che si trova nella sua automobile,  in uscita da Via dell’Emigrante a tre metri dalla linea di arresto dallo STOP che deve girare verso Caltrano, è nella condizione limite di sicurezza intorno ai 50/ 55 mt.)
  • il limite dei 30 km/h renderebbe inoltre più sicure le due uscite dai passi carrai privati
    • quello di ingresso/uscita dalla corte, posta a sud, al centro dell’incrocio
    • quello a nord-ovest che, con l’allargamento della strada, si ritrova con lo scivolo sul marciapiede
  • segnaliamo la criticità del rialzo della piattaforma stradale a ridosso del passaggio pedonale, sul lato est dell’incrocio, si propone di spostare il rialzo a destra prima dell’incrocio con Via dell’Emigrante
  • segnaliamo inoltre le criticità che possono essere introdotte con la soluzione dell’area, ad uso pubblico, ricavata dall’abbattimento dell’edificio all’angolo:
    • le persone in sosta, sedute nelle panchine, vengono esposte ad inquinamento dai gas di scarico dei veicoli che si fermano all’incrocio
    • le persone in sosta, possono creare occasione di distrazione per i conducenti dei veicoli in transito

Si propone pertanto di togliere l’area di sosta ad uso pubblico, costruendo il solo muro ad angolo con scritta “Calvene” ed utilizzare il risparmio di spesa per installare, come promesso un anno fa, la pensilina per gli studenti che attendono il Bus nella zona di fermata a destra dell’uscita di Via dell’Emigrante, arredando l’area di attesa e liberando così la visuale per le auto in uscita da Via dell’Emigrante in direzione Lugo. Infine, per completare l’organizzazione dell’area, si propone di ricavare un’area a parcheggio all’inizio di via dell’Emigrante (a destra, prima dei cassonetti, già area pubblica) per i clienti del Negozio e del Bar, oltre che per i residenti.

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Documentazione fornita a seguito richiesta di informazioni, del 31 dicembre 2020 prot. 4277, del consigliere Antonio Dalla Stella:

tavola di progetto n. 4 relativa all’opera pubblica denominata: “Sistemazione e messa in sicurezza dell’innesto di via Roma con S.P. 68”.

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